Dall’autostrada A27 Venezia/Belluno prendere l’uscita di Pian di Vedoia (ultima uscita) e seguire la Strada Statale 51. Oltrepassati Longarone e il Ponte Cadore, in località Tai di Cadore seguire le indicazioni per Auronzo-Comelico (SS 51bis). Ad Auronzo si trova il lago di Santa Caterina, una meta da non perdere per trascorrere una serena giornata all’insegna della natura, facendo una passeggiata intorno al lago per scoprire l’ambiente e le meravigliose cime che lo circondano, soprattutto le Tre Cime di Lavaredo. Si trovano diversi percorsi pedonali, adatti a chiunque, con delle zone di ristoro attrezzate per permettere delle ottime soste.
Da Auronzo si prosegue poi in auto fino a Misurinadove si trova il lago naturale più grande del Cadore ad un‘altezza di 1.754 sul mare.Il perimetro è di 2,6 km mentre la profondità massima è di 4,5 metri. Il lago è posto in una bellissima vallata circondata dalle Dolomiti e più precisamente: a nord da Le Tre Cime di Lavaredo, ad est dal Gruppo Dei Cadini, ad ovest dal Monte Cristallo e verso sud si erge in tutta la sua possente bellezza il Gruppo del Monte Soràpis che si specchia nelle calme acque del lago.
Da Misurina è possibile poi visitare quelle che sono considerate le montagne più conosciute al mondo, ovvero le Tre Cime di Lavaredo: La Cima Piccola di Lavaredo (2857 m), la Cima Grande di Lavaredo (2998 m) e la Cima Ovest di Lavaredo (2973 m).
Arrivati al lago di Misurina svoltiamo a sinistra e saliamo lungo una strada asfaltata a doppia corsia fino alla sbarra dove si paga un pedaggio per poter passare e quindi parcheggiamo più in alto sul grande parcheggio del rifugio Auronzo (2320 m, Auronzo di Cadore).
Parcheggiata l’auto ai piedi delle Tre Cime iniziamo l’escursione lungo una strada sterrata con il numero 101 che, sempre in piano, conduce alla parte opposta delle Tre Cime di Lavaredo. Tratto soleggiato dalla mattina alla sera che passa sopra il limite superiore del bosco, lungo i ghiaioni.
Dopo ca. 15 minuti di cammino arriviamo ad una chiesetta dedicata a Maria Ausiliatrice e poco dopo al rifugio Lavaredo (2344 m).
Dal rifugio Lavaredo si può proseguire a sinistra lungo il sentiero che taglia diagonalmente i depositi detritici alla base della Torre Piccola di Lavaredo (2857 m) o proseguire lungo una strada sterrata fino alla forcella Lavaredo (2454 m) che si raggiunge in ulteriori 45 minuti. La seconda alternativa è sicuramente più lunga ma anche più agevole.
Arrivati in cima alla forcella notiamo la forma classica delle Tre Cime di Lavaredo. In lontananza si intravvede il rifugio A. Locatelli (2405 m).
Uno spettacolo mozzafiato: sulla sinistra si ergono maestose le Tre Cime di Lavaredo, di fronte il Teston Rudo (2737 m), la Croda dei Rondoi (2800 m), la Torre dei Scarperi (2687 m), il Monte Mattina (2464 m), la Torre Toblino (2617 m) ed il Sasso di Sesto (2539 m) ai piedi del quale si vede il rifugio A. Locatelli. Ed ancora: il Monte Paterno (2744 m) e la Croda Passaporto (2701 m).
Scendendo dalla parte opposta ci sono alcuni sentieri che conducono lungo il lato nord delle Tre Cime di Lavaredo per arrivare fino alla parte opposta, dove troviamo un piccolo laghetto alpino (la sorgente del fiume Rienza), un rifugio ed un ulteriore laghetto alpino.
Proseguendo raggiungiamo il Col Forcellina ed alla fine dell’attraversamento del grande ghiaione la Forcella di Mezzo, quindi arriviamo nuovamente al parcheggio da cui abbiamo iniziato l’escursione.
In ca. 4 ore si riesce a fare il giro completo delle Tre Cime di Lavaredo, una bellissima escursione non molto faticosa e con pochissimo dislivello.
Se invece si vuole fare solo una brave passeggiata, allora sarà possibile poi al rientro sostare a Cortina D’Ampezzo, nota e prestigiosa località montana italiana, per una passeggiata in centro oppure semplicemente per un aperitivo o per una cena elegante. Da Cortina si prende nuovamente l ‘autostrada A27 – Pian di Vedoia, direzione Venezia.